Carabiniere trovato morto a Roma, ipotesi suicidio.

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Le ultime parole scritte dal Carabiniere Luis Miguel Chiasso originario di Terni nella bacheca di facebook sono state:Lavoro per i servizi segreti italiani e internazionali mi resta poco da vivere, so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre”, non ci permettono di capire la veridicità del post scritto in un momento di disperazione!

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Parole che annunciano un dramma che sta per compiersi, una richiesta silenziosa d’ aiuto. Dopo aver scritto queste parole il militare si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza. E’ stato trovato esanime (Caserma Salvo d’Acquisto di Roma), il 25 novembre alle 22,30 nella sua stanza chiusa dall’ interno da alcuni colleghi. Sul caso investigano i carabinieri del Nucleo investigativo. Il Carabiniere diversamente dalle affermazioni scritte nella bacheca di facebook non lavorava per i servizi segreti. La notizia appresa dall’Ansa proviene da fonti ritenute attendibili, che confermano anche l’ipotesi di suicidio avvenuto attraverso la pistola d’ordinanza. Altre ipotesi sono state avanzate sulla morte di Luis Miguel Chiasso, si pensa ad un omicidio e non a un suicidio. Continuare a leggere i suoi pensieri, può solo aiutarci a comprendere la sua personalità e le paure reali che ha dovuto affrontare negli istanti che hanno preceduto la sua morte.

Il suo ultimo post su Facebook. “Qualcuno mi conosce sente le mie parole alla TV mi sono creato il personaggio con un attore di Adam Kadmon, vi avevo promesso che avrei levato la maschera, come faccio a sapere tante cose? Semplice, lavoro per i servizi segreti italiani ed internazionali da tempo sto vedendo cose a noi sconosciute cose non di questo mondo ma dei nostri creatori, purtroppo sapere determinate cose porta delle responsabilità, mi resta poco da vivere so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre. Anni fa giurai di essere fedele alla Repubblica italiana. Ora popolo vi dico combattete ribellatevi fate che la mia morte non sia vana perché il popolo ha il diritto alla disobbedienza verso il governo quando questo perda legittimità agendo fuori dai limiti del mandato e il diritto all’uso consapevole dell’illegalità giustificato dallo stato di guerra che i governanti, tradendo il patto, avrebbero ripristinato”.
Vita e morte non sono due estremi lontani l’uno dall’ altro. Sono come due gambe che camminano insieme, ed entrambe ti appartengono. In questo stesso istante stai vivendo e morendo allo stesso tempo. Qualcosa in te muore a ogni istante. Nell’arco di settant’ anni la morte arriverà a compimento. In ogni istante continui a morire, e alla fine morirai davvero. (Osho)

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La morte di un ragazzo di trent’anni rappresenta un dolore immenso degno di rispetto. Non deve portare a critiche o a supposizioni che generano storie inventate prive di fondamento!