Champions League, Barcellona in finale nonostante la vittoria del Bayern

Il Barcellona è la prima finalista della Champions League 2014/2015.

A Monaco di Baviera, in un’Allianz Arena gremita come non mai e davanti a una grande coreografia della curva bavarese con il simbolo della città, il Barcellona di Luis Enrique ha battuto per 3-2 il Bayern. Guidato da Josep “Pep” Guardiola. Due metodi diversi di giocare a calcio gestiti da due ex compagni di squadra del Barcellona anni ’90, entrambi provenienti da quello che è unanimemente considerato il miglior vivaio calcistico d’Europa: più tattico quello del Bayern, più spettacolare quello di Luis Enrique, ma lontano dal “tiki taka” di qualche anno fa.

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Il tecnico catalano del Bayern non ha nascosto la difficoltà dell’impresa rispetto al turno precedente, quando i bavaresi eliminarono un Porto già speranzoso: “Un 3-1 contro il Porto e un 3-0 contro il Barcellona non sono la stessa cosa”, ha detto mister Pep prima della sfida. E così è stato, con un Bayern carico di assenze (Robben in primis) e con un gioco ultimamente non esaltante. Luis Enrique si è portato a casa la prima storica impresa del Barcellona in terra di Baviera, ma senza il Messi spumeggiante di mercoledì scorso al Camp Nou: l’eroe di serata è stato l’altro asso sudamericano del Barcellona, un certo Neymar, che ha piazzato quella doppietta che ha spezzato le gambe a un Bayern che ci ha provato fino in fondo, ma che senza il suo ariete olandese Arjen Robben stenta, e molto.

Il Bayern è sceso in campo con Neuer tra i pali, difesa con Bernat, Boateng, l’ex Roma Benatia e Rafinha, Lahm, Schweinsteiger, Xabi Alonso e Thiago Alcantara a centrocampo a supporto delle due punte Lewandowski e Muller. Il Barcellona ha risposto con Ter Stegen in porta, difesa a tre con Dani Alves, Piquè e Mascherano, centrocampo con Jordi Alba, Rakitic, Busquets e Iniesta e davanti un certo tridente Messi-Neymar-Suarez (proprio lui, quello del morso a Chiellini…).

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Dopo sette minuti intensi, il Bayern è passato in vantaggio con un gran colpo di testa di Benatia: su calcio d’angolo l’incornata del marocchino ha siglato l’1-0 e i tifosi hanno cominciato a crederci, ma alla prima distrazione, dopo otto minuti, Neymar ha punito i bavaresi con una bella triangolazione con Messi e Suarez. Il Bayern non si è fatto intimorire e ha creato gioco, ma dopo un altro quarto d’ora l’ennesima azione del fenomeno brasiliano ha portato gli ospiti sul 2-1 con un gran tiro ravvicinato su cui Neuer nulla ha potuto. Fino all’intervallo poche occasioni per parte.

Nella ripresa, subito il Bayern è ripartito a mille, tanto da pareggiare al 58′ con Lewandowski: il polacco ha fulminato Ter Stegen con un gran tiro dopo aver dribblato Mascherano. Il 3-2 è arrivato al 74′ con un’azione di Thomas Muller servito da Schweinsteiger, in un momento di particolare rilassatezza del Barcellona (tanto che Luis Enrique ha continuato a sbracciarsi dalla panchina…), anche se la stella di Neymar avrebbe potuto illuminare ancora di più il cielo sopra Monaco se non avesse peccato di altruismo sacrificando il pareggio in nome di un assist a uno scialbo Messi.

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E ora si vola a Berlino, in attesa di sapere se domani sera la Juventus riuscirà a eliminare il Real Madrid, ma con la testa alla Liga, nella quale il Barcellona già nel weekend potrebbe laurearsi campione di Spagna.

Stefano Malvicini

Foto: Champions League via Flickr