Ebola: la Liberia chiude il confine per cercare di arginare la diffusione del virus

La Liberia chiude  la frontiera, mentre si registrano  anche due cittadini americani tra i 1093 infettati dal virus.

La Liberia, è uno degli stati africani colpiti dalla nuova epidemia di ebola, questo ,è solo l’ultima delle iniziative atte a fermare la diffusione di questo virus ormai presente con focolai anche  in Guinea e Sierra Leone . Inoltre, sempre in Liberia è stata disposta la quarantena per le comunità colpite dall’epidemia. Centri di screening vengono istituiti presso i pochi grandi punti di ingresso che resteranno aperti, come ad esempio l’aeroporto principale. Nel frattempo, della Nigeria più grande compagnia aerea, Arik Air, ha sospeso tutti i voli da Liberia e Sierra Leone dopo che un uomo con Ebola volato in Nigeria la scorsa settimana. L’epidemia è iniziata a febbraio  in Guinea meridionale e diffusa in Liberia e Sierra LeoneIl virus ha ucciso almeno 660 persone  e al momento risultano infettate 1093persone tra cui anche due americani : un medico e una volontaria rispettivamente . La Nigeria ha innalzato l’allerta al massimo su tutti i suoi confini  dopo la conferma che un uomo liberiano è morto di Ebola dopo il suo arrivo all’aeroporto di Lagos il Martedì scorso.

Ebola è una malattia virale i cui sintomi iniziali possono includere una febbre improvvisa, intensa debolezza, dolori muscolari e mal di gola. Nella fase successiva della malattia inizia il vomito, diarrea e sanguinamento che può essere sia interno che esterno. La malattia da virus Ebola (EVD), precedentemente nota come febbre emorragica da virus Ebola, è una malattia grave, spesso fatale, con un tasso di mortalità fino al 90 %. La malattia colpisce gli uomini e i primati (scimmie, gorilla, scimpanzé).

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L’Ebola è apparsa la prima volta nel 1976 in due focolai contemporanei: in un villaggio nei pressi del fiume Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, e in una zona remota del Sudan. L’origine del virus non è nota, ma i pipistrelli della frutta (Pteropodidae), sulla base delle evidenze disponibili, sono considerati i probabili ospiti del virus Ebola. Il virus si diffonde da una persona all’altra: per contatto diretto con sangue infetto, fluidi corporei o organi, o indirettamente attraverso il contatto con ambienti contaminati. Anche i funerali delle vittime di Ebola possono essere un rischio potenziale, se i parenti hanno contatto diretto con il corpo del defunto.