La corruzione è la vera Mafia Capitale

IMG_3650La forza delle mafie sta fuori dal loro stesso perimetro, nella zona grigia di persone pronte a intrallazzare con le mafie”. Queste le prime parole del procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, questa mattina nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio per la Giornata della gerbera gialla dedicata a tutte le vittime delle mafie.

Mafia Capitale ha messo a nudo un sistema di collusioni tra organizzazioni criminali, politica ed economia che non è nuovo” ha precisato Roberti rispondendo alle domande di alcuni studenti “ma è un modello che ebbi modo di contrastare già ai tempi degli appalti per la ricostruzione dopo il terremoto in Campagnia, nel 1980”. “La novità” ha continuato il procuratore “è l’evoluzione delle organizzazioni mafiose che non hanno più bisogno di usare la violenza e di uccidere, perché usano la corruzione per entrare nell’economia, nella politica e nelle istituzioni. Uno come Carminati, che è un personaggio violento, serve a garantire il patto corruttivo fra mafia, imprenditoria e amministrazioni” ha concluso Franco Roberti.

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Niente è più delicato e più forte di un fiore come la gerbera gialla che ha uno stelo robustissimo ma è anche solare, e proprio per questo lo abbiamo scelto come simbolo di rinascita e di speranza” ha spiegato la presidente del Coordinamento Riferimenti, Adriana Musella, davanti ai rappresentanti istituzionali e agli studenti di alcune scuole superiori romane.

Adriana è figlia di Gennaro Musella, vittima innocente della criminalità organizzata e, questa mattina, ricordando tutte le stragi e le vittime del mese di maggio, ha sottolineato che “deve essere diversa la nostra coscienza civile, non si può delegare: ognuno deve essere un cittadino responsabile. Qualsiasi battaglia, se ci si crede, non è persa”.