“Navigando tra gli ex-voto”…

Mostra e cultura

Organizzata dalla Fondazione “per Grazie ricevute”, la mostra “Navigando tra gli ex-voto”, ospitata a Pal. Moriggia (Museo del Risorgimento) fino al 14 dicembre, è davvero unica nel suo genere.Innumerevoli  tavolette dipinte in ringraziamento per aver ottenuto la salvezza da tempeste di mare, narrano storie a dir poco inaudite e incredibili, eppure testimoniate da questi dipinti spesso ricchi di particolari, ognuno diverso dall’altro, che coprono un arco di tempo che va dalla fine del XV° secolo al 1928.

Per ogni pannello un testo spiega l’età del dipinto, la differenza tra i pittori professionisti e quelli di strada, o coloro che prefabbricavano l’impostazione della tavoletta, a cui poi aggiungevano il tipo di imbarcazione richiesta, i materiali, che potevano andare dal legno alla tela alla carta…. Chi non sapeva disegnare i volti li  ritagliava da riviste e immaginette e poi li incollava.Si distinguono anche dei falsi  dal fatto che l’anno non corrisponde al tipo di materiale più recente, come l’acrilico.

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La maggior parte riguarda grazie ricevute dalla Madonna, dipinta spesso col Bambino , qualcuna dalla Croce (quindi Gesù), e una stretta minoranza da santi, come sant’Antonio. Si trovano delle “Pietà”, come quella della navicella di Chioggia, oppure vari tipi di crocifissi stagliati nel cielo, uno con gli angeli…

Le tavolette vengono da varie parti del mondo, prevalentemente dall’Italia, ma anche dall’Austria, dalla Baviera e dal Messico, dove se ne producono tuttora moltissime.

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Un ex- voto del 19 marzo 1912  fu dipinto da Alfredo Acciari, pittore ufficiale della regia Marina militare dell’epoca. Sopra di questo un’altro rappresenta uno scontro tra una nave e una balena, con l’immagine di Maria.Una barca di marinai approdata ad uno scoglio rende grazie ad un crocifisso tra le nuvole, mentre un’altro dipinto  raffigura una scialuppa di marinai russi salvati nel 1921 da una nave militare. Decisamente interessante è una delle due uniche barche su laghi, quella sul lago di Como, la tipica barca lariana chiamata “Lucia”perchè descritta ne “I Promessi Sposi”.

In una teca sono raccolte le più antiche , dalla fine del 1400 al  1600, in cui le onde venivano dipinte con dei grossi riccioli…., in contrasto col movimento magnifico delle stesse nelle tavolette del 1700: in uno, l’imbarcazione in mezzo al mare è circondata da puntini neri perchè i marinai dovettero buttare a mare l’intero carico di nocciole per alleggerirsi, nonostante fosse probabilmente l’unico sostentamento per l’inverno…Molto attuale è la bacheca dedicata all’emigrazione, in cui i viaggiatori hanno chiesto  aiuto e protezione alla Madonna o al santo protettore del loro paese di origine. Non si può non fare un a drammatica associazione con quanto sta avvenendo proprio adesso, vicino alle nostre coste:  lo rievoca molto bene in particolare una imbarcazione sovraccarica di persone che, sballottata da altissime onde, invoca S.Mauro. Tuttavia  vince sempre la speranza, come rivela una coppia che ringrazia la Madonna delle Grazie di Pinerolo , dalla baia di Rio de Janeiro…Molto interessante da vedere è il catalogo.

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Grazia Paganuzzi