Il ritorno di Banksy: la perla del quadro di Veermer diventa una centralina

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E’ successo qualche giorno fa a Bristol: uno dei massimi esponenti della street art mondiale, residente nella cittadina inglese ha regalato al mondo una nuova personalissima interpretazione del celebre quadro di Vermeer: La ragazza con l’orecchino di perla.
Dipinto databile al 1665-1666 circa e conservato nella Mauritshuis dell’Aia in Olanda .
L’artista ha sostituito l’orecchino con un allarme del sistema di sicurezza ADT. Postata sul suo sito, l’opera è stata denominata: “The Girl with the Pierced Eardrum” (letteralmente, “La ragazza con il timpano trafitto”)

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La tela questa volta è la facciata di un banale palazzone. La cura e le minuzie delle pennellate del dipinto lasciano il passo agli spruzzi di una moderna bomboletta spray, nero su bianco.
I tempi cambiano e la fruizione di una nuova arte avviene tra un caffè e una corsa in metro. La nota perla dell’orecchino diviene, cosi’, una centralina.

Non è la prima provocazione di uno dei massimi esponenti innovatori della street art con i suoi lavori quasi sempre mossi da una forte volontà dissacratoria e satirica verso le mode e i costumi della società contemporanea.
Bansky ha denunciato l’alienazione, la violenza e la brutalità del mondo moderno e per farlo ha sempre scelto i luoghi della vita urbana. Pillole di riflessione accidentali che trovano fruitori inconsapevoli e non previsti. E’ l’arte del disturbo tantoo cara ai writers: L’arte che si sdogana e viene celebrata tra i binari della metro o sulle facciate delle fabbriche, E’ l’arte di tutti e per tutti, una piccola grande rivoluzione nel mondo della comunicazione.

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Nell’agosto del 2005 Banksy ha realizzato dei murales sulla barriera di separazione israeliana, costruita dal governo israeliano nei territori della Cisgiordania (soprattutto a Betlemme, Ramallah e Abu Dis), combinando varie tecniche. Le caratteristiche di questi murales sono veri e propri squarci nel muro (realizzati con la tecnica del trompe l’oeil) che permettono di “vedere” cosa c’è dall’altra parte. Nel 2007 è ritornato a Betlemme per effettuare ulteriori murales, assieme ad altri artisti tra cui due italiani.

Smentita la notizia dell’arresto da scotland yeard: da qualche ora circolava sul sito nel National Report la cronaca del presunto arresto del writer
Secondo il giornale, l’artista arrestato dalla polizia londinese, avrebbe rivelato la sua identità, dopo ore di interrogatorio. Sotto il nome di Banksy, quindi, si nasconderebbe Paul Horner, 35 anni, originario di on siamo a conoscenza dell’arresto di Banksy a Watford o in altro luogo”,Liverpool. Notizia crollata sotto le dichiarazioni di un portavoce della nota polizia britannica:

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Il”Telegraph” ha poi notato alcuni strani elementi nella notizia che fanno pensare ad una vera e propria invenzione: a partire dalla foto utilizzata nell’articolo corrispondente ad un arresto risalente al 2001 , e viene citato il “London Police Chief Lyndon Edwards”, nome del tutto fittizio.

Insomma, Banksy non sarebbe stato arrestato. Al piu’ presto quindi il mondo potrebbe nuovamente essere la sua grande tela per i suoi spruzzi geniali e creativi. Alla prossima puntata