Roma: per la gestione dei canili continua il braccio di ferro tra Sindaco e Associazioni

 

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Sono, ormai, mesi che stiamo seguendo da vicino il serrato botta e risposta tra Associazioni animaliste e Amministrazione comunale capitolina per la gestione e l’organizzazione dei canili e dei gattili cittadini, che sembrano andare, in gran parte dei casi, alla deriva.

Così, mentre in alto si litiga e si discute, gli animali, già vittime di abbandoni o di maltrattamenti, che hanno aperto loro le porte di gabbie e recinti nei canili, sono per la seconda volta vittime della superficialità umana, che troppo spesso tralascia l’importanza di una vita per seguire interessi economici, giochi di potere o fama di successo.

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Abbiamo, quindi, deciso di parlare con una delle rare voci fuori del coro, quella del Consigliere SEL del Municipio I – Roma Centro, Mauro Cioffari, un uomo, che ha scelto di fare politica, ma che probabilmente non ha dimenticato l’originario senso di questo vocabolo, quando appunto la politica era la forza motrice della polis, ossia della città e dei suoi abitanti, e non un regno irraggiungibile, nel quale, una volta giunti, l’unico vero obiettivo è diventato quello di fare i propri interessi, al limite quelli di amici e parenti (e su questo Roma avrebbe molto da raccontare).

Dal momento che la scorsa estate SEL ha presentato una mozione al Sindaco Ignazio Marino, proprio rispetto alla condizione in cui versano i canili e i gattili romani, abbiamo, quindi chiesto a Mauro Cioffari cosa pensasse di quanto sta accadendo in città al momento, rispetto a tutto ciò. “Prima di tutto ti ringrazio per avermi dato l’occasione di rispondere a queste domande  – ha iniziato, con quel sorriso aperto, che lo rende un personaggio umano, vicino alla gente –  che mi offrono l’opportunità di chiarire la mia posizione. Il programma elettorale con il quale Ignazio Marino si è presentato agli elettori, “Roma è Vita”, a pag. 60, capitolo 7, paragrafo 6, testualmente recitava: “Potenziamento delle strutture comunali di accoglienza di cani e gatti. Prevedere la cessazione delle convenzioni con strutture private convenzionate e il rafforzamento di una rete di canili e gattili comunali costituita da strutture gestite da associazioni animaliste iscritta all’albo regionale del volontariato”. Il 22 maggio 2014 la Giunta Marino ha approvato all’unanimità una Delibera di Giunta, la 148, che prevede la chiusura delle strutture comunali, a detta di una imprecisata commissione di lavoro, “non normabili”. A questa Delibera si sono da subito opposte le associazioni animaliste e di volontariato che sono riuscite ad ottenere, grazie all’attenzione e alla sensibilità di alcuni Consiglieri di Roma Capitale, tra cui i miei colleghi di SEL, una mozione che sconfessa di fatto la Delibera di Giunta e che ne chiede la sospensione. Pochi giorni dopo, nella seduta di Consiglio del 9 luglio, su iniziativa mia e dei colleghi G: Manca e J. M. Argilli abbiamo approvato, nel Municipio Roma I Centro, una mozione con la quale abbiamo ribadito la posizione assunta dal Consiglio Comunale e con la quale abbiamo invitato il Sindaco Marino e la Giunta ad avviare urgentemente su questi temi un confronto con le associazioni animaliste iscritte all’albo regionale del volontariato;  a potenziare, come indicato nel programma elettorale del Sindaco Marino,  le strutture comunali di accoglienza di cani e gatti prevedendo la cessazione delle convenzioni con strutture private convenzionate e il rafforzamento di una rete di canili e gattili comunali costituita da strutture gestite da associazioni animaliste iscritte all’albo regionale del volontariato;   a garantire i livelli occupazionali e salariali di tutti gli operatori ad oggi presenti nelle strutture, operatori che negli anni hanno acquisito una indispensabile e mirata professionalità; a garantire i servizi attualmente resi consentendo di mantenere invariato l’elevato standard qualitativo che ha da sempre contraddistinto l’attività svolta nei canili comunali di Roma“.

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Quindi, non è vero che nulla si muove, piuttosto sembra che non ci sia alcuna volontà da parte del Sindaco di dare ascolto alle richieste che gli vengono mosse. Ma, visto che Mauro è così disponibile, vogliamo saperne di più, per cui gli chiediamo cosa pensa delle adozioni di cani e gatti e come vede il problema degli abbandoni. “Apprezzo molto il lavoro che le associazioni animaliste di volontariato fanno, da anni, per prevenire il fenomeno dell’abbandono e per favorire le adozioni – ci spiega -; partecipo, quando posso, a queste iniziative. Il 2 ottobre scorso, assieme a Graziella Manca e  a J. M. Argilli, miei colleghi di gruppo (SEL), ho presentato e fatto approvare una mozione riguardante proprio il controllo dei microchip ed il contrasto agli abbandoni di cani e gatti. Con la nostra mozione, approvata all’unanimità, abbiamo invitato il Sindaco e la Giunta di Roma Capitale ad avviare una campagna di sensibilizzazione per l’iscrizione dei cani all’anagrafe canina e per l’applicazione dei microchip; ad intensificare i controlli sul territorio come deterrente alla mancata applicazione dei microchip e alla registrazione all’anagrafe canina; a sollecitare l’amministrazione regionale ad aggiornare le sanzioni previste per la mancata applicazione dei microchip ai cani e per la mancata registrazione all’anagrafe canina; ad implementare la fornitura dei dispositivi di lettura di microchip ISO compatibile in dotazione alla Polizia Locale di Roma Capitale, previsti dall’Ordinanza del 6 agosto 2008 del Ministero del lavoro, della salute, e delle politiche sociali, (“Misure per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina”) all’art. 4, paragrafo 3, al fine dell’effettuazione dei controlli di prevenzione del randagismo;  ad aprire un tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali rappresentanti della Polizia Locale al fine di individuare il modo più corretto affinché gli operatori di vigilanza urbana possano effettuare la lettura del chip“.

Mauro Cioffari ha adottato tre trovatelli, tre mici fortunati, che ora hanno una casetta, quindi, visto il tema, non potevano non chiedergli com’è il suo rapporto con questi piccoli amici a 4 zampe. “Vivo con il mio compagno Davide da quasi 4 anni. Assieme a lui condivido la gioia e l’impegno di avere, al nostro fianco, 3 gatti certosini: Michelino, Gioacchino e Paolino. Michelino, un gatto generoso di coccole e molto presente nella nostra vita quotidiana, vive con me da 5 anni e mi è stato donato, da un amico. Gioacchino, il più anziano dei tre, vive con noi da circa 3 anni. Lo abbiamo adottato dopo un percorso un pò difficile per lui. Ha vissuto per 3 anni con una persona che ha scelto di cederlo quando ha scoperto che la sua nuova compagna era allergica al suo pelo. Ha trovato, da subito, accoglienza e amore. Si è integrato con Michelino in maniera perfetta diventando, di fatto, il “dominante”. Paolino è il più piccolo. Ha una storia molto particolare. È stato estratto dal mio compagno dal motore di una macchina quando era ancora un cucciolo. Il più timido. Si avvicina a noi con molta discrezione e si sta lentamente abituando alla nostra vita familiare. A volte mi interrogo sulla sua vita prima del nostro incontro e fantastico su storie che lui non è in grado di raccontarci“.

Mauro Cioffari, invece, di cose da raccontarne sembra averne tante, ma soprattutto lo incontriamo spesso ad iniziative animaliste, quindi oltre a raccontare storie (attività di primaria importanza per il mondo politico) sa anche scendere in piazza e trasformarle così in fatti. Domani, in occasione della giornata “Adotta un amico“, promossa dall’Associazione A.S.T.A., sarà presente al mercato di Testaccio, proprio per sostenere quest’iniziativa…

Un grazie di cuore a Mauro quindi, soprattutto per tenere viva la speranza che non tutto è ancora perduto.